giovedì 24 dicembre 2020

Buon Natale....eco-logico!

Secondo un recente studio (https://www.nature.com/articles/s41586-020-3010-5) il peso dell'antropomassa (ossia l'insieme dei materiali di produzione umana, come ad esempio plastica, cemento, acciaio, asfalto, ecc.) ha ormai superato quello della biomassa (ossia l’insieme di tutti gli animali, piante, funghi, e batteri) sulla Terra.

Che cosa possiamo fare per invertire la rotta? Ridurre (le aspettative, i consumi, gli oggetti), riusare (ogni oggetto) e riparare! Questo il mio articolo comparso sul Fatto Quotidiano:

"Il Natale 2020, tutti lo dicono, sarà un Natale "diverso".

Al di là di tutto quello che si può fare e non fare per il decreto, per ridurre il contagio, una cosa dovremmo mettercela in testa. Il modello capitalistico, di crescita infinita, con cui siamo cresciuti, ha fallito. Ha palesato tutta la sua straordinaria debolezza. E' ora di cambiare e di cambiarci.

Partiamo dal Natale, almeno proviamoci.

sabato 26 settembre 2020

Il mio nuovo libro: Questione di futuro!!

Dopo Salviamo il Mare, Anita e Nico 1 e Anita e Nico 2, Impatto Zero, Occidoria, Vivo Senza Auto, ecco il mio settimo libro!! Questione di Futuro, Ed.San Paolo, 2020.



Possiamo far sì che la “normalità” sia meno distruttiva? Possiamo organizzare le nostre abitudini, la nostra vita familiare, comunitaria, sociale, in modo da non impattare tremendamente sull'ambiente, per non rompere quel fragile e necessario equilibrio tra uomo e natura?

Ecco dunque che questo libro, oltre a consigli concreti, pratici, subito applicabili, su tanti campi (alimentazione, trasporti, ristrutturazione casa, energia, rifiuti, igiene...), vuole essere una chiamata all'azione. Un invito a mettere da parte l’apatia e l'individualismo, o meglio il “familismo” e pensare di vivere in una sola grande casa. Un libro per tutti, cittadini, amministratori, governanti.

Non è questione di gusti, di opinioni. È questione di vita, è questione di futuro.

Con la prefazione di Elena Tioli e di Don Marco Ricci che ringrazio immensamente!

PS: se volete che ve lo spedisco autografato mandatemi un messaggio Watsapp su 333 33520627 ;)

lunedì 21 settembre 2020

Merendine e frutta imballata "Anticovid"?

 




Marianna, una mamma di Bari, con un bimbo di 4 anni in seconda materna, mi ha inviato questa testimonianza, che pubblico col suo permesso:

"Ciao Linda, volevo raccontarti la mia storia, nel mio piccolo rispetto quelle che considero “le regole di base” ovvero evitare sprechi di plastica e cercare di far mangiare ai miei bambini frutta e verdura fresca. Purtroppo quest’anno per il rientro alla scuola della mia piccolina di 4 anni ci stanno imponendo un menu per la merenda dove tutto deve essere confezionato addirittura la frutta , con tanto di tovagliette di plastica usa e getta, uso di cucchiaini di plastica usa e getta e addirittura Tuc e Merendine!! All’inizio hanno cercato di spacciare come regole ministeriali, ovviamente ho letto le linea guida per il rientro alla scuola materna e anzi è specificato che laddove l’asilo non fornisca la merenda è possibile portarla da casa a patto che vengano usati contenitori riconoscibili per ogni bimbo in modo che non se li scambino per errore. A fronte delle mie richieste hanno ammesso che no, non sono regole ministeriali ma delle regole che hanno fissato per contrastare la diffusione del virus. Sto chiedendo che vengano messe per iscritto visto che sono regole anti Covid (secondo loro) ma nessuno mi risponde. L’uso di imballaggi di plastica, di frutta “preconfezionata”, di merendine non solo va contro i valori che sto cercando di trasmettere ma anche contro quelli che sono i progetti educativi della scuola, l’anno scorso hanno fatto tutto un percorso sul riciclo, sull’importanza di non inquinare e di mangiare sano e all’improvviso la scuola vuole cambiare? Per quale ragione scientifica e pedagogica? A parte pretendere che mi mettano per iscritto le regole con tanto di firma dell’Istituto cos’altro potrei fare? Sottolineo che vivo in un quartiere molto popolare e le famiglie sono molto umili, il mio è un problema ecologico ma per altri può essere un problema economico, e poi mi sembra incredibile che da quest'anno i bambini non troveranno più cibo sano neppure a scuola!"

venerdì 18 settembre 2020

No mascherine usa e getta a scuola: una guida per "disobbedire"!

 



(un fumetto inventato da Tobia, 7 anni)

La scuola è iniziata da pochi giorni e la confusione è al massimo. Mascherine lavabili sì o mascherine lavabili no? 

Regioni, comuni, istituti, ognuno fa da sé nell'imporre le mascherine usa e getta. In tanti questi giorni mi stanno chiedendo "cosa devo scrivere alle scuole per non ricevere mascherine usa e getta"?

Ecco una piccola guida! 

Iniziamo dal principio: Perché?

venerdì 31 luglio 2020

Al posto di creme e cremine...

Noi in famiglia da molti anni non usiamo creme e cremine, né per noi adulti né per i bambini!
Sono facilmente sostituibili con l'ingrediente più antico che c'è: l'olio di oliva bio (lo stesso che usate per condire), oppure olio di iperico (in caso di arrossamenti, punture di insetti, scottature), e per reidratare, ma da mettere solo dopo l'esposizione al sole (non prima). 
Questi olii possono perfettamente sostituire le crème idratanti e antirughe anche per gli adulti!
Se invece volete comprare creme, leggete attentamente le etichette dei cosmetici!
L'International Nomenclature of Cosmetics Ingredients è  l’elenco degli ingredienti cosmetici, scritti in ordine decrescente di concentrazione.
Www.biodizionario.it: in questo sito sono state catalogate 4947 sostanze: due bollini rossi (inaccettabile), un bollino rosso (se ne sconsiglia l’uso), bollino giallo (accettabile solo se il componente è alla fine dell’Inci), bollino verde (accettabile). 
Evitate queste sostanze, spesso presenti in creme e cremine, shampoo e prodotti cosmetici!
BHA: antiossidante, presente in creme, ma anche nei prodotti alimentari industriali. Ritenuto tra i prodotti più pericolosi ancora in circolazione. 
Fenossietanolo (phenoxyethanol): conservante molto diffuso, tossico e interferente endocrino. 
Glicole dietilenico monoetiletere (ethoxydiglycol): eteri di glicole etilenico, in un avviso dell'8 novembre 2000 la Commissione di Sicurezza dei Consumatori raccomanda di sostituire queste sostanze nei prodotti cosmetici.
Imidazolyn Urea, Diazolidinyl Urea: cedono formaldeide e sono presenti in moltissime salviettine e prodotti per bebè. 
Titanium Dioxide (E171): possibile cancerogeno secondo lo Iarc, vietato come additivo alimentare, ma è ancora presente in campo cosmetico (creme solari, dentifrici, creme). 
Aluminium Chlorohydrate: presente nei deodoranti, blocca la normale sudorazione occludendo i pori della pelle (in una zona ricca di linfonodi), provocando irritazione e infiammazione. Alcune ricerche ipotizzano una correlazione con l'insorgenza di cancro al seno.  


giovedì 11 giugno 2020

Dove c'era cemento ora c'è...un orto!

Ogni volta che torno dai miei a Montefiore, piccolo borgo nelle Marche, mi commuovo, nel vedere questa terra verde e rigogliosa, strappata dal cemento. Qui un tempo c'era un palazzo di cemento, e un triste parcheggio... Ora, dopo tanta fatica e cura, c'è un orto sinergico!  
La terra coltivata con metodo sinergico trattiene la CO2, è un deposito incredibile, e una spugna di acqua, mitiga la temperatura e contrasta le isole di calore, oltre ad essere rifugio di biodiversità
In un'Italia sempre più cementificata, con il consumo di suolo che avanza senza tregua, con sempre più cemento procapite a disposizione (rapporto ISPRA 2020) #decementificare deve essere la parola d'ordine! Quante aree cementficate si potrebbero ridare alla natura?
Quanti parcheggi, aree dismesse?


No ai guanti abusa e getta!


Il lockdown in Italia ha causato una riduzione di circa il 10% (Dati Ispra) dei rifiuti, a causa della
La realtà che si prospetta nel dopo Covid, però, non è rosea.
La plastica monouso ha guadagnato però popolarità, e gli acquisti si sono orientati verso l'usa e getta.
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Mentre le mascherine lavabili, anche homemade2, sono permesse dall'ISS e fioriscono belle realtà sociali che le producono con materiali naturali (in cotone bio, canapa...), per i guanti non ci sono ancora indicazioni, e imperversano quelli monouso in lattice, plastica, nylon.
In realtà OMS e ISS sconsigliano l'uso dei guanti, da parte di clienti ed avventori: 
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Anche l'Istituto Superiore della Sanità (linee guida del 16 marzo 2020), afferma che i guanti sono indispensabili per l'assistenza ospedaliera o domiciliare ai malati, in alcuni contesti lavorativi (addetti alle pulizie, addetti alla ristorazione / commercio di alimenti), ma non sono assolutamente necessari né raccomandati per

Purtroppo il DPCM del 26 aprile, ha interpretato malamente le raccomandazioni dell'OMS e dell'ISS. Al punto 6, sotto le prescrizioni per

I guanti se non si disperdono nell'ambiente, finiscono nella indifferenziata e quindi negli inceneritori.
Per questo aderiamo alla campagna di Zero Waste contro i guanti abusa e getta! Noi boicottiamo i guanti usa e getta e preferiamo igienizzarci le mani (senza ossessione)!
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